
Efficienza energetica: perché è diventata una priorità europea?
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Le dispersioni di energia sono il primo punto su cui ogni azienda deve agire per poter iniziare a risparmiare. Tutto ciò può colpire qualsiasi genere di impianto, ma si riscontrano problemi soprattutto sugli impianti ad aria compressa. Ma come è possibile risparmiare? Di certo bisogna agire sul flusso produttivo, ma è bene anche saper progettare soluzioni ad hoc per la tua azienda. Ricorda che un impianto funzionante non sempre è efficiente. Per tutte queste ragioni, quindi, è bene premunirsi.
In questo articolo ti parlerò di come risparmiare, ma anche delle esperienze di chi ha già adottato la procedura di audit energetico. In questo modo potrai renderti conto di come attivare, praticamente, un piano di risparmio efficace e benefico per la tua azienda.
Efficienza energetica: come agire
La questione energetica, in un’azienda, è un tema estremamente delicato. Le piccole e medie imprese, infatti, devono destreggiarsi ogni giorno in questo campo e devono trovare il modo per poter risparmiare denaro ma, soprattutto, rendere efficienti gli impianti in ogni momento.
A volte, però, risparmiare diventa difficile. Sicuramente saprai che ogni bolletta viene sovraccaricata dalle famose accise che incidono in maniera più o meno importante sul costo finale. Ecco perché sbrogliare la questione può diventare complesso. Allora cosa succede? È importante rientrare nei costi, quindi, molto spesso, si tende ad applicare ricarichi sui prodotti finiti e il risultato è una perdita di competitività sul mercato, estero e nazionale. Come bisogna agire, quindi, per restare in vetta al mercato, ma non ritrovarsi a rimetterci economicamente? Semplice, attuando un piano di controllo degli impianti che viene definito audit energetico.
Efficienza energetica: cosa indica la legge numero 117/19?
Ad occuparsi della questione energetica è proprio l’Unione Europea. Da anni, infatti, si ritiene che il risparmio energetico e le migliorie siano questioni da tenere in grande considerazione. Per questo motivo sono stati messi in campo dei provvedimenti mirati e che concorrono al conseguimento di un obiettivo comune, cioè, quello del risparmio di energia.
Per realizzare tutto questo, però, è necessario un piano strutturato che parta dall’efficienza energetica. Grazie a questo è possibile tenere sotto controllo ogni spreco, ogni problema rilevato su impianti ad aria compressa e non solo. Sono ammessi a tale piano tutte le imprese che hanno consumi nettamente superiori alla media e la normativa di riferimento è la ISO 50001. Per tali ragioni, quindi, è necessario adoperarsi per eseguire delle diagnosi specifiche che siano in grado di tenere sotto controllo ogni fase di produzione aziendale. Grazie a tutto ciò è possibile adottare, in seguito, sistemi conformi alla nuova normativa. Queste soluzioni si ritengono, praticamente, obbligatorie in modo da non incorrere in sanzioni ingenti che possono variare da 1000 a 10 mila euro.
Efficienza energetica: l’importanza dei controlli in azienda
Se hai intenzione di risparmiare tempo e denaro con i tuoi impianti, come avrai capito, dovrai effettuare un audit energetico. Ma cos’è? Si tratta di una serie di misurazioni in grado di fornire informazioni precise e certe sui potenziali risparmi aziendali.
Per far sì che l’audit energetico sia efficace vanno forniti tutti i dati relativi al consumo aziendale, quindi, sempre tracciabili e misurabili. Esaminando la situazione nella sua interezza, quindi, dalla tenuta e consumo degli edifici fino al trasporto, sarà possibile avere una stima sulle perdite che si verificano in ogni ambito.
L’audit energetico non è altro che una rappresentazione delle prestazioni energetiche. Solo così è possibile avere la perfetta certezza di dove poter migliorare e come farlo. Con questo sistema si riducono i costi superflui di gestione, approvvigionamento materie prime e, ovviamente, anche le emissioni di CO2 che vengono adeguate agli standard ambientali richiesti dall’Unione Europea.
L’efficienza energetica è già una realtà?
Le aziende che hanno deciso di puntare in maniera lungimirante al progresso sono state quelle alimentari. Si tratta di stabilimenti che tutti i giorni hanno a che fare con produzione di vapore, calore che riscalda i locali, ma che alimentano anche i processi industriali. Non è raro, infatti, che in questo genere di luoghi si proceda alla cottura di alimenti, pastorizzazione, ma anche a processi di sterilizzazione. Per tutte queste ragioni è importantissimo garantire impianti industriali sempre in regola, ben funzionanti e che, ovviamente, non producano alcun tipo di spreco. Se ti stai chiedendo come attuare un controllo sull’efficienza energetica, ecco le testimonianze di cinque grandi aziende che ce l’hanno fatta:
Maina Panettoni
L’azienda dolciaria ha deciso di puntare su un nuovo stabilimento produttivo a Fossano (Cuneo). Nella progettazione prima e nella realtà ora, ha puntato su un potenziamento della produzione di energia termica ed elettrica. In questo modo ha fatto fronte agli aumenti di produzione che ha voluto raggiungere. Il risultato qual è? Una capacità produttiva aumentata del 30%.
Gruppo Eurovo
L’azienda, che si dedica alla produzione di ovoderivati, aveva bisogno di implementare la produzione di vapore utile ad essiccare e liofilizzare i suoi prodotti ed evitare un deperimento precoce del prodotto da commercializzare. Per arrivare a questo punto ha dovuto investire in nuovi generatori di vapore che riducono di molto l’impatto ambientale. Per questo motivo servono anche economizzatori o bruciatori che controllano il livello di ossigeno. Per poter controllare questo genere di strumenti, però, è stato necessario affidarsi a personale specializzato in materia. Solo così le dispersioni energetiche possono essere ampiamente evitate.
Fida
L’azienda che produce le famosissime caramelle Rossana, è passata ad un sistema innovativo riguardo alla centrale termica. Hanno optato per un generatore di vapore a tubi di fumo, andando a sostituire le caldaie con tubi d’acqua, oramai, obsolete. Tutta la centrale è dotata di un economizzatore che è in grado di regolare i consumi in base alla necessità aziendale.
Gruppo Veronesi
Nota nell’ambito dei mangimi, questa azienda ha puntato sull’efficienza energetica e si è adeguata con un generatore in grado di assicurare un rendimento massimo. Si conta, infatti, che i livelli raggiunti possano toccare il 95% grazie ad un economizzatore che permette di recuperare l’energia, che potrebbe disperdersi durante i processi di sterilizzazione ed essiccamento del prodotto in lavorazione.
Cameo
L’azienda, nota per le sue preparazioni dolciarie, aveva necessità di riqualificare la sua centrale termica e sostituire gli obsoleti impianti a gasolio. Grazie ad interventi di ristrutturazione, che hanno permesso di rivedere i consumi, è stato possibile agire anche sulle emissioni. In questo modo si è potuto valutare un adeguamento alle normative vigenti in materia di risparmio energetico. Il sistema adottato è di tre caldaie a condensazione a gas adatte per il consumo sanitario invernale ed estivo. Il riscaldamento è stato affidato a delle caldaie a condensazione, inoltre, adottando un sistema di pannelli solari termici è stato possibile arrivare al sufficiente grado di comfort aziendale, ma anche industriale.
Efficienza energetica: un’opportunità da non perdere
Ogni azienda, come avrai potuto capire, ha bisogno di un piano che assicuri sempre efficienza energetica. Questo, ormai, è un bisogno che non si può più accantonare. Per tale ragione bisogna agire in concreto affidandosi agli esperti nel campo.
Il mio servizio di audit energetico, conforme alla normativa ISO 50001, è mirato a definire il rendimento degli impianti, per stabilire l’entità delle perdite e calcolare la spesa per m³ di aria compressa autoprodotta. Il fine ultimo è quello di ottenere un risparmio significativo sui costi di gestione mediante azioni correttive.
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