
Efficienza energetica: come rende competitiva un’azienda?
Agosto 13, 2020Monitoraggio energetico: come ridurre i consumi e ottimizzare la produzione
L’Italia, secondo i dati Eurostat del 2019, è il secondo paese in Europa dove l’elettricità destinata alle imprese costa di più. Ciò che incide è, sicuramente, la tassazione che è aumentata anno dopo anno dal 2008. Cosa fare allora? È necessario trovare un rimedio efficace. Fermare la produzione è impossibile e cercare tariffe più basse in materia di consumi, ormai, è inutile.
Il monitoraggio energetico è la risposta a questo problema, ma è bene verificare dove agisce e quali sono i risultati concreti che porta nel medio e nel lungo periodo. In questo articolo andremo ad analizzare quali sono i vantaggi relativi a tale metodo di controllo e quali risultati raggiunge.
Perché l’energia per le imprese costa molto?
Il costo dell’energia, come abbiamo già anticipato, è alto e se l’emergenza Coronavirus, grazie alla chiusura degli stabilimenti, ha provocato un calo relativo alle quotazioni energetiche, il fenomeno, tuttavia, è temporaneo. Infatti con il tempo è destinato a diventare maggiormente costoso.
Con la ripresa della produzione a pieno ritmo la situazione è destinata a mutare nuovamente. Se dal 2008 i dati delle bollette sono sempre più in salita, tra qualche tempo le imprese potrebbero ritrovarsi a fronteggiare un ulteriore aumento dei costi.
Il motivo di questo continuo rialzo dei prezzi si annida in tempi più antichi. Il metodo di approvvigionamento dell’energia primaria italiana, infatti, viene sommerso da tasse e accise che, come ben sai, appesantisce la bolletta. A pagarne le spese, quindi, sono proprio le imprese che si trovano a doversi affidare alla fornitura del mercato libero.
I prezzi dell’elettricità, però, sono importanti poiché influiscono sulla competitività internazionale e finiscono nel costo del prodotto finale che, ovviamente, diventa sempre più inaccessibile. A questo punto monitorare i consumi diventa una vera e propria esigenza.
Cos’è il monitoraggio energetico?
Il monitoraggio energetico è un sistema in grado di rilevare i vettori energetici che ogni impresa utilizza. Per ottenere dati sempre precisi e affidabili, si serve di strumenti di misurazione precisi, ma anche di sensori che creano delle informazioni certe. Tali dati, quindi, vengono analizzati e, in seguito, è possibile studiare e attuare strategie necessarie per ridurre gli sprechi.
I vettori da analizzare sono energia elettrica, gas, acqua, aria compressa e altri parametri ambientali… Monitorare e risparmiare è possibile con l’audit energetico.
Perché è importante il monitoraggio energetico?
La strategia europea al 2030 pone degli obiettivi che le imprese devono rispettare. Si richiede, quindi, a ogni attività produttiva di ridurre le emissioni gassose del 40%, di sostenere l’energia rinnovabile almeno nella misura del 32% e, in ultimo, di migliorare del 32,5% l’efficienza energetica. Tutti questi obiettivi, allora, portano a un’unica riflessione: il monitoraggio energetico è utile.
Ma quali sono i benefici? Un buon sistema di controllo permette di gestire meglio l’energia, diminuire i costi relativi alla manutenzione degli impianti, specialmente di quelli ad aria compressa, applicare azioni correttive e gestire prontamente ogni tipo di anomalia che può colpirli.
I dati che si ottengono periodicamente da tale attività vengono, poi, elaborati dalla piattaforma dedicata. A questo punto inizia a prendere forma la strategia volta a ottimizzare le risorse ambientali e di energia.
Quando si monitorano i consumi si vanno a ridurre le emissioni di CO2, inoltre, si ottimizzano i parametri aziendali riallineandoli a quelli richiesti dall’Unione Europea. Il tutto coinvolge anche l’aspetto della temperatura, del tasso di umidità, della luminosità e dell’aria interna.
Il monitoraggio energetico, però, porta anche altri benefici. Infatti è possibile trasformare il business model delle imprese rendendolo maggiormente ecosostenibile, agire sulla sicurezza del luogo di lavoro, sulla salubrità dell’aria e, ovviamente, produrre un risparmio in termini di manutenzione e gestione, nel medio lungo periodo.
Quali strumenti servono per il monitoraggio energetico?
Per far sì che il monitoraggio energetico inizi è necessario dotarsi di un software di monitoraggio adatto a gestire e rilevare i consumi di ogni impianto industriale. I dati, poi, vengono elaborati in modo da capire dove ci sono criticità e, quindi, adottare rimedi che non vadano a sconvolgere la realtà aziendale, ma a migliorarla sotto ogni aspetto.
Il servizio di monitoraggio, detto anche audit energetico, viene fornito a tutte le imprese che operano nel settore manifatturiero, imprese del settore terziario, imprese energivore e impianti multisito.
La diagnosi energetica, ormai, è diventa obbligatoria e sono escluse solo le aziende che non hanno grande dispendio di energia in un anno. Non sono più esenti, invece, tutti gli impianti con schemi EMAS e dotati di certificazione ISO 14001. Entro il 31 dicembre del 2021 e, in seguito, ogni due anni, il GSE e il MiSE, si dedicano alla pubblicazione di bandi per ottenere il finanziamento necessario a implementare i sistemi di gestione energetica omologati alla normativa ISO 50001.
Qualora si verifichi una violazione a tale obbligo e il monitoraggio non è conforme agli obblighi di legge, allora, si va incontro a una sanzione pecuniaria e all’obbligo di eseguire una diagnosi entro 90 giorni dall’emissione del verbale. Se tale termine trascorre inutilmente vi è l’emissione di una sanzione più elevata che può arrivare fino a 15 mila euro.
Gli scopi dell’audit energetico
Il monitoraggio, o meglio, l’audit energetico permette di poter ottenere dei risultati basati su calcoli meticolosi. In questo modo è possibile avere anche notizie più precise circa il potenziale risparmio. Prevede l’utilizzo di dati che riguardano il consumo energetico che, ovviamente, dovranno essere sempre aggiornati, rilevati e, quindi, tracciati. Quindi si analizza il profilo energetico nella sua interezza e si rileva il risparmio possibile.
Il risultato dell’audit che si basa sul consumo dell’edificio, degli impianti e del trasporto, deve essere rappresentativo in quanto deve dare un quadro generale su come è possibile migliorare i consumi.
L’audit energetico è essenziale per gli impianti ad aria compressa
Gli impianti ad aria compressa, se funzionano al meglio, sono una vera e propria commodity per le aziende. Se, però, questi non sono al massimo della loro forma, i consumi di energia salgono, quindi, creano dei pesi economici per le imprese.
Il mio obiettivo come consulente di salvaguardia energetica è quello di informare in primis il cliente sugli aspetti normativi, tecnici e commerciali e successivamente di proporre una o più soluzioni che hanno come target il risparmio sui costi totali di gestione dell’impianto.
Nello specifico, il mio servizio di audit energetico è mirato a definire il rendimento degli impianti, per stabilire l’entità delle perdite e calcolare la spesa per m³ di aria compressa. In base ai dati raccolti sarà possibile individuare una o più soluzioni per abbattere il costo di auto produzione dei gas compressi, intervenire per ottimizzare gli impianti attraverso azioni correttive e, in ultimo, misurare il risparmio ottenuto.
Vuoi iniziare subito a risparmiare sui costi energetici dei tuoi impianti ad aria compressa?